Venerdì pomeriggio scorso si è svolto nel Cortile della Scuola dell’infanzia di Serrano il Job Day: “La narrazione come strumento di marketing per le imprese e la comunità” organizzato da APS Formare nell’ambito del Progetto Lab.Or – Punti Cardinali.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Carpignano Salentino e Serrano, Mario Bruno Caputo, del Rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice e di Chiara Manzo, della Pro Loco di Serrano, si è entrati nel vivo degli interventi. Giulia Gigante (Direttrice di APS Formare, partner del progetto, ente di formazione accreditato presso la regione Puglia con sedi a Putignano BA, Galatina LE e Foggia) ha presentato il Progetto Lab.Or – Punti Cardinali esponendo gli obiettivi, le opportunità e l’importanza di questi interventi a livello locale per la promozione del territorio e della cultura dell’orientamento al lavoro.
Dal dibattito, moderato da Marco Sponziello presidente di Next Eu, sono emersi argomenti fortemente stimolanti che hanno visto protagonisti imprenditori salentini e le loro aziende, i quali si sono raccontati confrontandosi con gli esperti dell’Università del Salento. Dalle testimonianze delle aziende coinvolte emerge la possibilità che i giovani possano investire nel settore agroalimentare e turistico impegnandosi in iniziative creative senza quindi la necessità di dover per forza trasferire le proprie competenze altrove. Tante le idee e le opinioni condivise che hanno sollevato molteplici spunti di riflessione che potranno essere sviluppati in nuove e successive tavole rotonde, in un’ottica di confronto per far crescere, migliorare e sviluppare il territorio con idee innovative e sostenibili.
«Dobbiamo fare cose innovative ed emozionanti che vadano incontro alle esigenze dei turisti soprattutto giovani. È importante insegnare alla comunità a raccontarsi perché il racconto attrae il turista o l’acquirente ed è fondamentale perché costruisce l’identità del narratore, delle aziende, degli imprenditori. Bisogna orientare la risorsa umana, far capire ai nostri giovani chi sono e chi vorrebbero essere» ha dichiarato, tra le altre cose, nel suo intervento il rettore dell’Univerisitá del Salento Fabio Pollice.
Marco Sponziello, commercialista e docente di geografia economica a Unisalento, ha sottolineato l’importanza delle b-corp, delle società benefit e della sostenibilità di esse in ambito sociale, ambientale ed economico, e delle start up innovative che sono per natura sostenibili. Tutte queste tipologie di aziende pensano al bene comune, lasciando sempre qualcosa di positivo sul territorio. Sponziello ha ricordato inoltre come la Regione Puglia sia la prima regione che ha un albo delle aziende benefit e sia seconda solo alla Regione Lombardia per numero di iscrizioni annuali.
Interessanti sono stati anche gli interventi di Patrizia Miggiano e Sara Nocco (Phd Università del Salento) che hanno approfondito il tema dell’importanza della narrazione dei luoghi per le aziende e per il territorio, fondamentali per esprimersi e raccontarsi al meglio in modo autentico ed identitario.
Tra gli imprenditori intervenuti Alessandro Corricciati di Olivami che ha avuto l’idea di far adottare gli ulivi piantati e cercare un aiuto economico per espiantare e piantare nuovi ulivi. Un’idea che si è sviluppata velocemente perché è un modo con cui tutti, salentini che vivono all’estero o amanti del Salento, possono dare un aiuto concreto a reimpiantare e a recuperare questa terra danneggiata dalla Xylella di risollevarsi.
Gaetano Marangelli, fondatore di Menhir Salento una delle poche società per azioni del settore agricolo ed enogastronomico del Salento, ha raccontato la sua storia ed ha puntato «il dito sul fatto che in provincia di Lecce ci siano diverse bandiere blu, ma neanche una spiga verde, eppure entrambe vengono rilasciate dalla Fondazione per l’educazione ambientale».
Giovanni Barbara fondatore della Barbara House Srl (Perle di Puglia), ha parlato del calo del turismo soprattutto perché «le persone non hanno più il potere di spesa e di acquisto di un tempo, e dell’importanza di fare rete per fronteggiare i grandi colossi come Booking per far conoscere e promuovere realtà territoriali. Ha sottoposto all’attenzione del pubblico come il 15% di tutte le provvigioni delle prenotazioni di booking non rimangano in Italia e vadano nelle tasche estere fuori dall’Europa. Ha accennato ad un progetto per portare l’intelligenza artificiale all’interno della piattaforma Barbara house. È importante fare sistema e farlo intorno all’innovazione sociale».
Tra gli interventi anche quello di Salvatore Zacheo di Olicola Giz, il quale ha sottolineato: «l’importanza di diversificare i propri prodotti e rivolgendosi ai giovani ha parlato del beneficio di rimanere nel proprio territorio per crescere insieme seguendo le proprie attitudini e innovandosi, ma senza dimenticare le nostre radici che sono la nostra ricchezza».