Firmato il 10 dicembre scorso dal Ministro Andrea Orlando, entra finalmente in azione entro il 31 dicembre prossimo, il decreto istitutivo del Piano Nuove Competenze: lo strumento previsto dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza per incentivare e potenziare la creazione e lo sfruttamento delle competenze nell’obbiettivo di crescita dell’occupazione.
Il Piano, redatto dal Tavolo interistituzionale sull’apprendimento permanente, rappresenta una proposta programmatoria di interventi operativi pluriennali, la cui finalità fondamentale è quella di intervenire su una parte consistente della popolazione adulta per colmare i deficit di competenze di base e di basse qualificazioni.
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I programmi del Piano
Il Piano Nuove Competenze andrà ad agire, nello specifico, sulla Missione 5 del PNRR, attraverso tre programmi guida:
- GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori), perno dell’azione del Piano.
Vengono previsti cinque percorsi in funzione della occupabilità: dal reinserimento lavorativo, all’aggiornamento (upskilling) e riqualificazione (reskilling), lavoro e inclusione, ricollocazione collettiva. - Sistema Duale, rivolto alla formazione di giovani fra 15 e 25 anni, con l’obbiettivo di attivare maggiormente le istituzioni di corsi di studi Ie FP (istruzione e formazione pluriennale)
- istituzione del Fondo Nuove Competenze, nato per contrastare gli effetti economici dell’attuale pandemia, riqualificando le competenze dei lavoratori, sostituendo ad una porzione d’orario lavorativo la formazione.
A chi si rivolge
Il ministro Orlando ricorda come l’intero Piano Nuove Competenze integri, dunque, iniziative per i NEET ed i giovani così come per gli adulti, mirato a colmare le basse o arretrate competenze della popolazione, uniformandole alle skills richieste nell’ambito della Transizione Digitale con formazione dalle 150 alle 600 ore per dipendente, da alternare alla pratica dei tirocinanti o alle ore di lavoro previste.
Si tratta in gran parte di progettualità già confermate durante l’anno corrente, che verranno effettivamente finanziate a partire dal prossimo, e che saranno quindi sul banco di prova durante il prossimo anno. Importante, dunque, l’azione di governo per il tema dell’ammodernamento che vedremo in azione durante il prossimo anno.