Firmato il 30 marzo 2022 dal Ministro allo sviluppo economico, Giorgetti, il decreto ministeriale in attuazione della Missione 5, Componente 1 “Politiche per l’occupazione” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in particolare, attraverso l’investimento 2.2 “Creazione di Imprese Femminili”.
La dotazione complessiva, stanziata dal PNRR è di 193,8 milioni di euro, finalizzati alla concessione di agevolazioni sottoforma di prestiti e contributi ad imprese femminili, per il loro avvio, sviluppo e consolidamento.
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Come partecipare
I fondi verranno gestiti da Invitalia, che indirizzerà le neo-imprenditrici, in base alla valutazione fatta sui loro progetti, verso gli strumenti già attivi sul territorio italiano, ovvero: il Fondo a sostegno dell’impresa femminile, la misura Nuove imprese a tasso zero e Smart&Start Italia, che seguiranno le imprese nella realizzazione del loro progetto.
Le domande potranno essere presentate ad Invitalia, tramite PEC o presso gli sportelli pubblici. La partecipazione all’agevolazione viene distinta in tre categorie d’impresa, in base alla richiesta di agevolazione da presentare, e con un’istruttoria di richiesta divisa in due fasi. Le date previste per la fase di compilazione delle domande:
- Dalle ore 10:00 del 26 aprile, per le imprese femminili non residenti sul territorio italiano;
- Dalle ore 10:00 del 5 maggio, per le nuove imprese da costituire;
- Dalle ore 10:00 del 24 maggio, per le imprese in fase di sviluppo e consolidamento.
L’istruttoria, prevede poi la fase di presentazione delle domande, fissate a partire dal:
- 19 maggio 2022 per le imprese di nuova costituzione;
- 7 giugno 2022 per le imprese in fase di sviluppo o consolidamento.
Le finalità dell’investimento
Gli strumenti disposti dall’incentivo permettono la valorizzazione dell’impresa femminile in ogni settore, costituendo una misura, seppur apparentemente complessa, molto importante e dalla grande estensione.
Il ministro allo sviluppo economico, Giorgetti dichiara infatti: <<Sono molto soddisfatto. Non si tratta soltanto di una misura finanziaria, ma di una vera riforma per promuovere e diffondere la cultura dell’imprenditorialità femminile>>.
Si tratta di un importante passo per lo sviluppo dell’autoimprenditorialità femminile che potrebbe manifestare un importante impatto sul Mezzogiorno, che beneficerà del 40% e che sicuramente vedrà grande partecipazione nel 25% riservato alle microimprese, costituenti la maggioranza delle imprese presenti al Sud.
Decreto MISE creazione imprese femminili