E’ molto probabile che il recovery sarà approvato entro 24 ore da oggi (con procedura veloce come è già avvenuto con gli altri stati approvati fino ad ora), e quindi entro la giornata del 22 giugno quando è già prevista la conferenza stampa di Draghi.
Il PNRR italiano vale 248 miliardi. «Portare avanti i piani per il Recovery sarà molto impegnativo, in particolare per quei Paesi che ricevono in rapporto al PIL le risorse maggiori. Sono talvolta quei paesi che hanno maggiori difficoltà nell’assorbimento delle risorse europee. Quindi, sarà un impegno notevole, e tra quattro o cinque anni capiremo se questa scommessa sarà vinta. Se sarà così, potrà anche cambiare il destino dell’Unione Europea» – queste le parole di Paolo Gentiloni, commissario Ue all’economia – e aggiunge «sarà fondamentale, ma anche difficile» ma «ci sono condizioni favorevoli con un ampia maggioranza parlamentare, guidata “dall’uomo giusto al momento giusto”, e cioè Mario Draghi». Importanti saranno le riforme assolutamente necessarie per l’erogazione dei fondi: «penso alla giustizia, la concorrenza, al settore degli appalti pubblici e della pubblica amministrazione, al fisco. Tutte grandi questioni le cui riforme non saranno scritte a Bruxelles ma quest’ultima condizionerà l’erogazione delle risorse al raggiungimento degli obiettivi».