Il nuovo bando “Ri.Circo.Lo” mira a stimolare le PMI lombarde nella realizzazione di progetti di economia circolare specifici per le filiere della plastica e del tessile. Con un focus sulle piccole e medie imprese, l’iniziativa facilita lo sviluppo di strategie per una gestione sostenibile dei rifiuti, in linea con il Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti. Apertura: 7 maggio 2024, ore 09:00 – Chiusura: 3 settembre 2024, ore 16:00
Indice dei contenuti:
Obiettivi e ambiti di intervento
L’iniziativa promuove l’introduzione di pratiche sostenibili nelle fasi di produzione e gestione post-consumo delle filiere menzionate. Tra le attività finanziabili rientrano l’innovazione nel ciclo produttivo per ridurre il consumo di materie prime, l’implementazione di sistemi di riciclo e riutilizzo, e la valorizzazione dei rifiuti come risorse.
Partecipanti
Le PMI, sia singolarmente sia in forma aggregata, possono partecipare al bando. Le aggregazioni possono includere entità non qualificabili come PMI, che però non saranno beneficiarie dirette dei fondi.
Esclusioni
Sono esclusi dal finanziamento i settori e le attività specificate nei regolamenti UE 2023/2831 e 2021/1058, e le imprese in difficoltà economiche o giuridiche.
Finanziamenti
Il budget allocato ammonta a 5 milioni di euro, con possibilità di incremento. Le sovvenzioni coprono fino al 50% delle spese ammissibili, estendibili al 60% per progetti di eccellenza.
Candidatura
Le domande devono essere inviate esclusivamente online attraverso il portale Bandi e Servizi al link: www.bandi.regione.lombardia.it. La registrazione anticipata è possibile.
Supporto e contatti
Per supporto tecnico, è disponibile il servizio di assistenza via email a bandi@regione.lombardia.it o tramite il numero verde 800.131.151. Per ulteriori dettagli sul bando, contattare la Direzione Generale Ambiente e Clima all’email bandi_economiacircolare@regione.lombardia.it.
Questa riscrittura mantiene tutti i contenuti originali ma li presenta in una struttura leggermente diversa per facilitare la lettura e l’accesso alle informazioni.
Fonte e foto: Regione Lombardia