Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha presentato il Libro Verde “Made in Italy 2030”, un documento strategico volto a ridefinire la politica industriale italiana per affrontare le sfide future. Introdotto dal Ministro Adolfo Urso e dal Presidente del CNEL Renato Brunetta, il Libro Verde segna il ritorno dello Stato stratega, promuovendo una nuova visione per il rilancio industriale del Paese, con un focus su sostenibilità, innovazione tecnologica e competitività internazionale.
Indice dei contenuti:
Verso una nuova strategia industriale
Il Libro Verde mira a costruire una strategia di politica industriale per il 2030 e oltre. Il documento delinea 15 obiettivi chiave, tra cui la protezione delle filiere del Made in Italy, la riduzione dei divari regionali e la promozione dell’imprenditoria in settori innovativi come spazio e mare. L’approccio mira a rafforzare la sovranità energetica e tecnologica del Paese, affrontando le sfide della triplice transizione: ecologica, digitale e geopolitica.
Il ruolo centrale delle filiere e dei distretti industriali
Uno dei cardini della nuova politica industriale è l’attenzione rivolta alle filiere produttive e ai distretti industriali, essenziali per il tessuto economico italiano. Il documento sottolinea l’importanza di consolidare le interdipendenze tra settori strategici quali la siderurgia, l’automotive e la farmaceutica. L’obiettivo è creare sinergie tra questi settori per sostenere l’eccellenza italiana nel panorama internazionale. L’istituzione della “Conferenza delle Imprese e delle Filiere” si configura come strumento cruciale per rafforzare il dialogo tra imprese e istituzioni. Tale iniziativa contribuirà a incentivare l’innovazione e a migliorare la competitività delle aziende italiane sui mercati globali.
Un piano per l’autonomia strategica e la sovranità industriale
Il Libro Verde sottolinea la necessità di puntare su una maggiore autonomia strategica dell’Italia, in settori fondamentali come l’energia e la tecnologia. L’obiettivo è creare un sistema produttivo capace di resistere agli shock economici globali e di affrontare le sfide legate alla deindustrializzazione e alla iperglobalizzazione. Il documento prevede l’uso di energie a basso costo, incluso il nucleare di nuova generazione, per garantire una base solida per lo sviluppo industriale del Paese, così da consolidare la sua sovranità energetica.
Consultazione pubblica e obiettivi futuri
La presentazione del Libro Verde segna l’inizio di una fase di consultazione pubblica con attori pubblici e privati, che si concluderà a dicembre 2024. Questa fase porterà alla stesura del Libro Bianco, che conterrà la strategia industriale definitiva, con un coordinamento stretto con la Commissione Europea. La visione proposta vuole consolidare la posizione dell’Italia tra le prime dieci economie globali, attraverso politiche industriali innovative e il rafforzamento delle PMI e dei distretti produttivi.
Fonte www.mimit.gov.it