Assegnate le risorse del fondo per i comuni marginali: 180 milioni di euro ripartiti tra 1.187 comuni, di cui il 95% situati nel Sud Italia. Ecco a chi spetta il contributo e come potrà essere utilizzato.
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Fondo per i comuni marginali: cos’è e cosa finanzia
Con una dotazione di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023, il fondo per i comuni marginali è un sostegno istituito per favorire la coesione sociale e lo sviluppo economico dei comuni ad alto rischio di spopolamento e poveri di attrattività, utilizzabile per interventi di:
- Adeguamento di immobili comunali da concedere in comodato d’uso gratuito a persone fisiche o giuridiche per l’apertura di attività commerciali, professionali o artigianali per un periodo di 5 anni dalla data di inizio attività.
- Concessione di contributi per l’avvio di nuove attività commerciali, artigianali e agricole intraprese nel territorio.
- Concessione di contributi fino a 5.000 euro a beneficiario per sostenere spese inerenti il trasferimento della propria residenza (ad esempio, le spese di acquisto o ristrutturazione degli immobili da adibire ad abitazione principale).
- Concessione di comodato d’uso gratuito dei beni immobili pubblici da adibire ad abitazione principale oppure da usare come locali per esercitare forme di lavoro agile.
Criteri di assegnazione e beneficiari del fondo per i comuni marginali
L’assegnazione del fondo per i comuni marginali si basa su tre criteri contestuali:
- Spopolamento: ricavato dai dati ISTAT, definisce se il tasso di crescita della popolazione è negativo nel lungo periodo (dal 1981 al 2019) e nel breve periodo (dal 2001 al 2019).
- Reddito delle persone fisiche: ricavato dai dati di Agenzia delle Entrate, misura se il livello di redditi della popolazione residente è troppo basso.
- Deprivazione sociale: ricavata dai dati ISTAT, misura se la vulnerabilità sociale e materiale dei comuni è troppo elevata.
Sulla base dei risultati restituiti, è stata stilata una lista di comuni svantaggiati beneficiari (in totale 1.187, di cui 1.101 situati nel Mezzogiorno, 52 nel Centro Italia e 34 nel Nord Italia), riportante il dettaglio delle risorse concesse:
- 1/3 del fondo è distribuito in maniera uniforme, ovvero per un importo uguale per tutti i comuni svantaggiati
- 1/3 del fondo è assegnato in proporzione alla riduzione di popolazione dal 1981 al 2019 per favorire l’incremento demografico dei territori maggiormente colpiti dal fenomeno dello spopolamento
- 1/6 del fondo è assegnato in base alla percentuale di popolazione residente per garantire risorse adeguate in base alla dimensione demografica del comune svantaggiato
- 1/6 del fondo è assegnato in base al reddito comunale
Le risorse del fondo per i comuni marginali dovranno essere utilizzate entro 6 mesi dall’erogazione del contributo, pena la revoca parziale o integrale.