Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha lanciato un’importante opportunità per il Terzo Settore con l’Avviso 2/2024, che mette a disposizione oltre 22 milioni di euro per finanziare progetti di interesse nazionale. Questo bando, parte di una strategia più ampia delineata dall’Atto di Indirizzo 2024, mira a promuovere l’inclusione sociale, il supporto alle fasce deboli e la rigenerazione dei territori.
Grazie al suo radicamento nelle comunità locali, il Terzo Settore può andare oltre la resilienza e diventare un esempio di antifragilità, trasformando le sfide in occasioni di crescita.
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Atto di Indirizzo 2024: linee guida strategiche per il Terzo Settore
L’Atto di Indirizzo 2024, emanato dal Ministero del Lavoro, definisce le priorità di intervento per il Terzo Settore, promuovendo coesione sociale e sviluppo territoriale. Tra i principali obiettivi c’è la creazione di reti tra enti locali per sostenere interventi efficaci e innovativi, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda ONU 2030.
Sono stati stanziati 35,6 milioni di euro, così ripartiti:
- 25,27 milioni per progetti di rilevanza nazionale, inclusi 2,5 milioni per l’Intelligenza Artificiale;
- 7,75 milioni per l’acquisto di autoambulanze e attrezzature sanitarie;
- 2,58 milioni per contributi annuali ad enti associativi privatizzati.
I progetti devono essere attivi in almeno 10 regioni italiane, con finanziamenti tra 250.000 e 600.000 euro.
Avviso 2/2024: requisiti per l’accesso ai fondi
L’Avviso 2/2024 destina 19,95 milioni di euro ai progetti promossi ai sensi dell’art. 72 del Codice del Terzo Settore e 2,82 milioni di euro ai progetti sostenuti dall’art. 73. Gli enti ammissibili includono Organizzazioni di Volontariato (ODV), Associazioni di Promozione Sociale (APS) e fondazioni. I progetti devono durare tra i 12 e i 18 mesi, con il Ministero che coprirà fino all’80% dei costi per ODV e APS, e il 50% per le fondazioni. Il resto sarà a carico degli enti proponenti.
Il ruolo strategico del Terzo Settore: antifragilità e rigenerazione
Secondo Oliviero Casale, membro del CTS Terzo Settore di Conflavoro, queste iniziative permettono al Terzo Settore di svolgere un ruolo cruciale nella costruzione di un’Italia più antifragile, capace di trasformare le crisi in opportunità di rigenerazione. L’antifragilità, concetto che supera la resilienza, consente al Terzo Settore di migliorare durante le difficoltà, grazie alla sua capacità di innovare e creare soluzioni mirate.
Innovazione sociale e sviluppo sostenibile
L’Avviso 2/2024 promuove innovazione sociale e sviluppo sostenibile, incentivando progetti che riducono le disuguaglianze e favoriscono la rigenerazione urbana, l’economia circolare e un welfare comunitario più inclusivo. Il Terzo Settore è quindi protagonista nella creazione di un’economia più forte e capace di adattarsi alle sfide future.
Fonte: Conflavoro