Il 28 novembre scorso presso L’IISS Laporta Falcone e Borsellino a Galatina si è tenuto un incontro informativo sulle energie rinnovabili insieme a Hope Srl, Isac del CNR, Next Eu e Italia Nostra
L’occasione è stata importante per fare il punto su potenzialità e criticità del settore soprattutto in riferimento all’energia eolica offshore, prodotta da pale eoliche flottanti. Il gruppo Hope è un’azienda che si occupa dello sviluppo di impianti di energia rinnovabile e per la produzione di idrogeno verde, la società ha sede legale a Milano mentre le sedi operative si trovano a Bari e a Lecce. L’azienda ha iniziato l’iter autorizzativo per importanti progetti eolici offshore nel mare adriatico meridionale. Oltre a Hope srl, alla tavola hanno partecipato il dirigente dell’Istituto prof. Andrea Valerini che all’apertura dei lavori ha ringraziato i presenti e ha ricordato alle studentesse e agli studenti la motivazione dell’iniziativa, valida come PCTO, e volta a far comprendere loro il mondo tecnico ed economico che gira attorno al settore.
Moderatore del tavolo è stato il prof. Marco Sponziello presidente dell’associazione Next Eu attiva nel settore dello sviluppo territoriale sostenibile. Egli ha ricordato alla platea l’importanza dell’economia circolare in generale e come sia urgentissimo l’intervento nel mondo sociale e produttivo di fonti alternative di energia, quali quella solare e quella eolica, rispetto ai combustibili fossili. Urgenze dettate dall’evidente cambiamento climatico in essere, dagli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 e dalla Next Generation Eu e dalle norme fissate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sponziello ha ricordato anche come il settore delle energie rinnovabili sia in forte sviluppo e come esso possa rappresentare per i giovani oltre che un’opportunità d’impiego come lavoratore dipendente anche un’occasione di autoimprenditorialità, creando nuove imprese e nuove start up innovative.
Sponziello ha poi passato la parola agli esperti, primo fra tutti il dott. Antonio Donateo, ricercatore afferente all’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima (ISAC) del CNR che ha affrontato il tema del Cambiamento Climatico e della Transizione Energetica. Nella sua presentazione Donateo ha parlato alle studentesse e agli studenti, estremamente incuriositi, del surriscaldamento globale che è un fatto incontrovertibile e basato su dati scientifici, e della fisica alla base dell’alterazione dell’effetto serra per cause antropiche e dell’impatto del cambiamento climatico sul sistema Terra. Donateo ha chiuso la sua presentazione parlando delle azioni di adattamento e mitigazione che definiscono la cosiddetta transizione energetica, sottolineando le difficoltà non solo tecnologiche, ma anche socio-economiche legate ai processi di accumulo di energia.
È stato poi il momento di Andrea Giuffrida, architetto e responsabile del settore eolico offshore nel gruppo Hope, si è concentrato sull’illustrazione di un progetto eolico offshore attualmente in fase di autorizzazione. Questo progetto è situato nel Canale d’Otranto, oltre la costa prospiciente il Salento. Durante la sua presentazione, Giuffrida ha delineato le caratteristiche chiave del progetto, le sue dimensioni e le tecnologie impiegate. Inoltre, ha brevemente illustrato gli studi condotti per l’inserimento ambientale, mettendo in luce le principali caratteristiche degli interventi compensativi. Infine, rivolgendo l’attenzione verso gli aspetti occupazionali, il relatore ha sottolineato l’importanza dei tecnici e degli operatori come protagonisti nell’industria energetica offshore emergente in Italia. Ha evidenziato i numeri stimati per l’indotto, suddivisi per fasi, che prevedono un totale stimato di oltre 5000 unità all’interno di un cluster da un gigawatt.
La conclusione dei lavori è stata affidata al prof. Marcello Seclì, segretario della Giunta della Sezione Sud Salento di Italia Nostra. Seclì ha sollecitato studentesse e studenti ad essere parte attiva del territorio richiamando il concetto di cittadinanza attiva, sollecitandoli a non subire le scelte fatte dall’alto ma a studiare ed essere sempre critici. Valendo questo anche per le scelte quotidiane di consumo responsabile di risorse e di energia che ognuno di noi fa, divenendo magari non solo consumatori ma anche produttori di energia rinnovabile. Egli parla quindi di altri modelli di produzione di energia rinnovabile quali le Comunità energetiche, che possono essere considerate dal suo punto di vista più “democratiche” in quanto non perseguono un interesse economico lucrativo di poche aziende produttrici ma bensì coinvolgono attivamente i cittadini nella transizione verso un sistema energetico più sostenibile, consentendo loro di avere un ruolo attivo nella gestione delle risorse energetiche locali.