Agroalimentare e il vino al centro della Legge di Bilancio 2022

Nella Legge di Bilancio 2022, ben 2 miliardi di euro in contributi sono messi a disposizione del settore anche per favorire la transizione ecologica e digitale delle imprese, incentivare l’ingresso dei giovani in agricoltura e nei servizi enogastronomici, agrituristici ed alberghieri oltre a fornire supporto alle aziende in difficoltà a causa di eventi legati al clima.

I fondi destinati a sostenere e rilanciare il settore agricolo arrivano a 2 miliardi, una cifra straordinaria che raddoppia lo stanziamento complessivo dello scorso anno e che conferma la cruciale importanza dell’agricoltura e della filiera agroalimentare nell’agenda politica del Governo. La parte della Legge di bilancio 2022, in cui sono contenuti gli incentivi, ha ricevuto il via libera l’8 giugno 2022.

Due miliardi all’agricoltura

Gli incentivi all’agricoltura ammontano ad una cifra mai vista prima in Legge di Bilancio che fa ben comprendere la centralità riconosciuta al settore agroalimentare, crocevia di tradizione, innovazione e sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Nello specifico, i due miliardi di investimenti saranno così ripartiti:

  • 691,5 milioni di euro fino al 2027 andranno a favore dell’istituzione di un Fondo mutualistico nazionale a copertura dei rischi catastrofali alle produzioni agricole – causati da alluvioni, gelo o brina e siccità, che rappresentano problemi sempre più reali per le aziende, in quanto legati ai cambiamenti climatici;
  • 250 milioni di euro (50 milioni annui dal 2023 al 2027) destinati alle assicurazioni agevolate;
  • 237 milioni di euro per l’esenzione IRPEF dei redditi dominicali e agrari
  • 74,5 milioni di euro per il sostegno alla zootecnia;
  • 54 milioni di euro nel triennio 2022-2024 per la proroga della decontribuzione degli imprenditori agricoli e gli agricoltori diretti under 40;
  • 16 milioni di euro destinati alla riduzione delle accise per i birrifici artigianali che rispondono a precisi requisiti in fatto di produzione;
  • 160 milioni di euro (80 milioni annui per il 2022 e 2023) per l’incremento della dotazione finanziaria del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura;
  • 76 milioni di euro per l’istituzione di due Fondi a sostegno degli investimenti in beni strumentali;
  • 22,75 milioni di euro per il Fondo per la tutela e il rilancio delle filiere apistiche, brassicola, della canapa e della frutta a guscio;
  • 10 milioni di euro per l’incremento della dotazione del Fondo per la competitività delle filiere agricole;
  • 10 milioni di euro per il rafforzamento finanziario del Fondo grano-duro;
  • 4 milioni di euro (2 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023) a favore del Fondo distribuzione derrate alimentari agli indigenti;
  • 2 milioni di euro per il 2022 per l’istituzione del Fondo per la valorizzazione internazionale dei patrimoni immateriali agro-alimentari;
  • 1,5 milioni di euro (0,5 milioni annui dal 2022 al 2024) per l’istituzione del Fondo per lo sviluppo delle colture di piante aromatiche e officinali biologiche;
  • 1 milione di euro per il 2022 per l’istituzione del Fondo per la valorizzazione dei prodotti agricoli tradizionali e certificati;
  • 15 milioni (5 milioni annui dal 2022 al 2024) per le attività di ricerca svolte dal CNR per il contenimento della Xylella e autorizzazione al reimpianto di piante riconosciute come tolleranti o resistenti alla Xylella anche di specie vegetali diverse da quelle estirpate.

Vengono inoltre prorogati contributi ed agevolazioni come:

  • Proroga del Bonus Verde, per il triennio 2022-2024, riguardante la detrazione IRPEF del 36% delle spese per la cura del verde;
  • Tutela del sughero italiano mediante apposite disposizioni e l’istituzione di un Fondo per il monitoraggio dell’insetto Coreabus undatus (150 mila euro per il 2022);
  • 900 milioni di euro fino al 2027 per il rifinanziamento della nuova Sabatini per gli investimenti produttivi per le piccole e medie imprese;
  • 240 milioni di euro fino al 2030 per il “Fondo di garanzia per la realizzazione di comunità energetiche rinnovabili”;
  • Proroga al 2025 del Credito di imposta transizione 4. per investimenti in beni strumentali, ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative;
  • Plastic tax e sugar tax: rinvio al 1° gennaio 2023 delle misure.

Gli incentivi al settore vitivinicolo

In occasione della conferenza Stato-Regioni, con il Mipaaf (ministero delle politiche agricole e forestali) e il Ministero del Turismo, sono stati descritti gli incentivi destinati ai produttori di vino che svolgano attività di agriturismo ed enoturismo e che vogliano investire in digitalizzazione della filiera e della promozione in rete.

Gli incentivi destinati al solo settore vitivinicolo, previsti nella manovra di Bilancio 2022, ammontano a un milione di euro in contributi ai produttori di vino per favorire la promozione dei territori e il recupero di antiche tradizioni legate alla cultura enogastronomica del Paese.

Il contributo sarà concesso a fronte di investimenti in sistemi digitali, in particolare verrà finanziato l’impiego di un QR code apposto sulle etichette che permetta una comunicazione dinamica dal produttore verso il consumatore, veicolando quest’ultimo su siti e pagine web istituzionali dedicati alla promozione culturale, turistica e rurale dei territori locali.

Questa misura si lega perfettamente a quella della Campagna 2022  (con scadenza al 4 luglio) promossa da OCM Vino (organismo di regolamentazione europeo) per l’internazionalizzazione del Made in Italy.

Gli altri incentivi

Nel corso della Conferenza Stato-Regioni si è anche raggiunta l’intesa sulle modifiche al Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, allargando il raggio di azione per il contrasto dei vettori della Xylella fastidiosa, e per far rientrare, nell’ambito degli indennizzi agli olivicoltori, anche le operazioni di distruzione delle piante infette.

Illustrato inoltre il criterio di riparto regionale dei finanziamenti disponibili per gli investimenti nelle infrastrutture irrigue. Le risorse, complementari a quelle previste nell’ambito della Missione 2 Componente 4 (M2C4) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), verranno assegnate sulla base di un indicatore basato sul fabbisogno finanziario per la realizzazione delle opere e sul contributo già ricevuto dagli investimenti del PNRR.

Annunciata a breve l’uscita dei decreti attuativi per le agevolazioni ai produttori vitivinicoli.

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Autore

  • Progettista industriale e Consulente Fundraising per startup, studioso della filiera agroalimentare e specializzato nelle Tecnologie 4.0. Fermamente convinto delle potenzialità del Mezzogiorno e promotore di una crescita sostenibile

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