Imballaggi

Imballaggi: l’Europa punta su riduzione, riciclo e riutilizzo

Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato il nuovo regolamento sugli imballaggi e relativi rifiuti. La normativa, destinata a rivoluzionare la gestione dei materiali di confezionamento in Europa, abroga la storica direttiva del 1994 e introduce obiettivi ambiziosi per la sostenibilità ambientale.

Una svolta normativa attesa da tempo

Il 16 dicembre 2024 segna una data importante per il futuro della gestione degli imballaggi in Europa. Con il voto finale del Consiglio UE, la proposta di regolamento è pronta per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, primo passo verso l’entrata in vigore. Questo nuovo quadro normativo sostituirà la direttiva 1994/62/CE, risalente a trent’anni fa, allineandosi alle attuali sfide ambientali e tecnologiche.

Il regolamento si basa su tre pilastri fondamentali: riduzione degli imballaggi, riciclo obbligatorio e promozione del riutilizzo, puntando a un’Europa più sostenibile entro il 2040.

Obiettivi di riduzione e nuove restrizioni

Uno dei punti cardine del regolamento è la graduale riduzione degli imballaggi. Gli Stati membri dovranno centrare target ambiziosi:

  • -5% entro il 2030,
  • -10% entro il 2035,
  • -15% entro il 2040.

La normativa presta particolare attenzione alla lotta contro gli imballaggi ingombranti e non necessari. Produttori e importatori saranno tenuti a minimizzare il peso e il volume dei materiali utilizzati, eliminando il superfluo.

Dal 2030, sarà vietato l’uso di alcuni tipi di imballaggi in plastica monouso, come quelli per frutta e verdura fresche non trasformate, cibi e bevande consumati nei ristoranti, monoporzioni e piccoli imballaggi per hotel. Anche le borse di plastica ultraleggere sotto i 15 micron saranno bandite.

Riciclo e sistemi di raccolta avanzati

Il regolamento introduce obblighi stringenti in materia di riciclo. A partire dal 2030, quasi tutti gli imballaggi dovranno essere riciclabili. Inoltre, entro il 2029, il 90% dei contenitori in plastica e metallo monouso per bevande fino a tre litri dovrà essere raccolto separatamente. Questo risultato sarà raggiunto attraverso sistemi di deposito cauzionale e restituzione o altre soluzioni innovative.
L’obiettivo è duplice: garantire un uso efficiente delle risorse e ridurre l’impatto ambientale di materiali difficili da smaltire.

Incentivi al riutilizzo: un cambio di paradigma

Un’altra novità riguarda gli obiettivi specifici di riutilizzo, da raggiungere entro il 2030. Questi si applicheranno principalmente agli imballaggi per bevande alcoliche e analcoliche, con alcune eccezioni per prodotti come latte, vino e superalcolici. Questa misura rappresenta un tentativo di riportare in auge pratiche tradizionali come il vuoto a rendere, riducendo il consumo di risorse vergini.

Verso un futuro più sostenibile

Il regolamento avrà effetti diretti sulla legislazione dei singoli Stati membri, sovrapponendosi al Codice ambientale italiano (Dlgs 152/2006), che attualmente disciplina la gestione degli imballaggi nel nostro Paese. Questa armonizzazione normativa consentirà all’Europa di agire con maggiore coerenza nella lotta all’inquinamento da rifiuti.

L’approvazione del nuovo regolamento sugli imballaggi rappresenta una svolta senza precedenti nella gestione dei rifiuti in Europa. La strada verso una piena attuazione sarà impegnativa, ma gli obiettivi fissati puntano a un futuro in cui la sostenibilità sarà un pilastro imprescindibile della produzione e del consumo.

Con questa normativa, l’Unione Europea si pone all’avanguardia nella lotta contro il cambiamento climatico, dimostrando che una crescita economica rispettosa dell’ambiente è possibile e necessaria.

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