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Società Benefit: il Veneto segue l’esempio della Puglia

La Regione Puglia si è distinta come un faro legislativo a livello nazionale, diventando la prima regione italiana a istituire un Albo delle società benefit. A seguire la Regione Veneto che, come vedremo più avanti ha seguito le sue orme. Ed è bello quando il fatture comune di queste iniziative non è la competizione Nord-Sud ma la Sostenibilità dell’Italia intera.

La Puglia ha sancito questo passo innovativo con la Legge Regionale n. 18 del 12 agosto 2022, intitolata “Istituzione dell’Albo regionale delle società benefit e del relativo marchio. Indirizzi sugli incentivi alle società benefit regionali”. Si tratta di un’iniziativa che ha segnato una svolta nell’adozione di modelli imprenditoriali volti a coniugare profitto e beneficio comune.

Il ruolo dei Partner strategici: Next Eu, Università, Confindustria e Regione

La realizzazione di questa normativa non è stata un evento isolato, ma il risultato di un lavoro corale che ha visto protagonisti diversi attori chiave. Tra questi, spicca l’Associazione Next Eu, che ha guidato il processo di sensibilizzazione sul tema delle società benefit. L’associazione ha collaborato attivamente con le istituzioni regionali per elaborare una normativa che potesse rappresentare un modello replicabile a livello nazionale.

Accanto a Next Eu, anche le Università pugliesi hanno giocato un ruolo cruciale, fornendo un supporto tecnico e scientifico indispensabile per la stesura della legge. Gli atenei, infatti, hanno messo a disposizione studi e ricerche che hanno dimostrato l’impatto positivo delle società benefit sul tessuto economico e sociale.

Un altro attore determinante è stato Confindustria Puglia, che ha rappresentato il punto di vista delle imprese. Attraverso tavoli di lavoro e incontri istituzionali, Confindustria ha contribuito a delineare una normativa in grado di rispondere alle esigenze del mondo imprenditoriale, promuovendo al contempo un’economia sostenibile e inclusiva.

Infine, nulla sarebbe stato possibile senza l’audacia e la determinazione dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, che ha saputo cogliere con chiarezza la direzione dell’economia italiana e il suo futuro. Con lungimiranza, l’Assessorato ha avviato tempestivamente l’iter legislativo per l’approvazione della norma.

La Legge Pugliese: un modello innovativo

L’Albo regionale pugliese è strutturato in tre sezioni:

  1. Startup e PMI innovative benefit;
  2. Società benefit partecipate da enti pubblici;
  3. Altre società benefit.

Questa suddivisione è pensata per valorizzare le diverse tipologie di aziende che operano secondo i principi del beneficio comune. Inoltre, la legge prevede l’adozione di un marchio regionale, che funge da garanzia e riconoscimento ufficiale per le società benefit iscritte.

La normativa pugliese introduce anche incentivi mirati, da erogare nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato, e iniziative di formazione per promuovere una cultura aziendale orientata alla sostenibilità.

Il Veneto segue le orme della Puglia

Sull’esempio pugliese, anche il Veneto ha deciso di introdurre una normativa analoga. Con la Legge Regionale n. 10 del 16 aprile 2024, denominata “Interventi a sostegno dei progetti a beneficio comune”, la Regione Veneto ha istituito un Elenco regionale delle società benefit e delle imprese ESG (Environmental, Social, and Governance). Questo strumento, benché innovativo, trae chiaramente ispirazione dall’Albo pugliese, replicandone in larga misura l’approccio e la struttura.

Un trend in crescita: il futuro delle Società Benefit in Italia

Il successo della normativa pugliese e l’adozione di misure analoghe in Veneto dimostrano che l’Italia sta intraprendendo un percorso virtuoso verso la promozione di modelli economici sostenibili. Le società benefit rappresentano una risposta concreta alle sfide globali, come il cambiamento climatico e le disuguaglianze sociali.

La collaborazione tra istituzioni, associazioni, università e imprese è un esempio di come il lavoro sinergico possa produrre risultati tangibili per lo sviluppo economico e sociale di un territorio. La Puglia, con il suo ruolo di apripista, si conferma un laboratorio di innovazione legislativa e culturale.

Un nuovo capitolo per l’Economia Civile e per l’Economia Italiana. Il parere degli esperti

Grazie alla loro crescente rilevanza, queste tematiche stanno suscitando un interesse sempre maggiore da parte di imprese, istituzioni e cittadini consapevoli del futuro del nostro pianeta. La Puglia ha dimostrato che un cambio di paradigma è possibile, offrendo un modello virtuoso che altre regioni italiane e paesi europei potrebbero presto adottare.

Per approfondire il tema delle normative regionali, abbiamo chiesto il parere del Prof. Marco Sponziello, uno dei principali promotori della prima legge regionale pugliese in materia. Sponziello sottolinea come “questo approccio frammentato ponga una questione urgente: è necessario introdurre una normativa nazionale che preveda un Albo speciale unico delle società benefit per ogni regione, superando così l’attuale dispersione legislativa.”

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