Voucher 3I

Voucher 3I: finanziamenti per i brevetti

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del 3 agosto 2024, che stabilisce le regole per l’accesso al Voucher 3I, un’importante agevolazione per le start-up innovative e le micro imprese italiane.

Il Voucher 3I del 2024 si conferma un supporto strategico per le imprese innovative italiane, offrendo risorse economiche e consulenza specialistica per facilitare il percorso di brevettazione. Le start-up e le micro imprese che vogliono proteggere le loro invenzioni e aumentare la loro competitività a livello nazionale e internazionale non dovrebbero perdere l’opportunità di usufruire di questo incentivo.

Che cos’è il Voucher 3I?

Il Voucher 3I (“Investire In Innovazione”) è uno strumento finanziario pensato per supportare le piccole imprese e le start-up innovative nel processo di brevettazione delle loro invenzioni. L’obiettivo principale del voucher è di incentivare l’innovazione e la protezione della proprietà intellettuale, due fattori fondamentali per la crescita e lo sviluppo competitivo delle imprese nel panorama internazionale.

Chi può beneficiare del Voucher 3I?

Il Voucher è rivolto a:

  • Start-up innovative: imprese ad alto contenuto tecnologico che sviluppano nuovi prodotti, processi o servizi.
  • Micro imprese: piccole realtà imprenditoriali con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro.

Entrambe queste categorie di imprese rappresentano il motore dell’innovazione nel contesto economico italiano, ed è per questo che il governo ha voluto agevolarne la crescita con strumenti mirati come il Voucher 3I.

Servizi coperti dal Voucher 3I

Il Voucher 3I può essere utilizzato per finanziare l’acquisto di servizi di consulenza specialistica legati al processo di protezione delle invenzioni. Nello specifico, copre i seguenti ambiti:

  1. Verifica della brevettabilità dell’invenzione: Questo servizio permette alle imprese di valutare se la loro idea o invenzione soddisfa i requisiti legali per ottenere un brevetto. Questo passaggio è fondamentale per capire se è possibile tutelare legalmente l’innovazione, evitando rischi di violazioni di brevetti esistenti.
  2. Ricerche di anteriorità preventive: Prima di procedere con la richiesta di brevetto, è essenziale svolgere una ricerca di anteriorità per verificare se l’invenzione è già stata registrata o se esistono brevetti simili. Questo consente di evitare inutili spese e problemi legali futuri.
  3. Stesura e deposito della domanda di brevetto: Una volta verificata la brevettabilità e condotte le ricerche necessarie, il Voucher 3I copre anche la stesura della domanda di brevetto e il suo deposito presso la Direzione generale per la proprietà industriale – Ufficio italiano brevetti e marchi (UIBM). Inoltre, il voucher può coprire l’estensione internazionale del brevetto, aiutando le imprese ad espandere la protezione della loro invenzione all’estero, aumentando così le opportunità di mercato.

Chi gestisce il Voucher 3I?

L’ente incaricato della gestione del Voucher 3I è Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che ha un ruolo cruciale nella gestione di fondi destinati all’innovazione in Italia. Invitalia si occuperà di:

  • Gestire le risorse economiche disponibili per il voucher;
  • Definire le modalità operative per la presentazione delle domande;
  • Stabilire i criteri di valutazione per l’assegnazione del voucher alle imprese richiedenti.

Le modalità dettagliate per l’accesso al Voucher 3I saranno precisate in un successivo provvedimento direttoriale, che sarà pubblicato da Invitalia. Pertanto, le imprese interessate dovranno monitorare gli aggiornamenti ufficiali per presentare le loro richieste non appena sarà possibile.

Perché il Voucher 3I è importante per le imprese italiane?

Il Voucher 3I rappresenta un’opportunità unica per le start-up e le micro imprese italiane di accedere a servizi di alto livello per la protezione delle loro innovazioni. La brevettazione di un’invenzione è un processo complesso e costoso, ma fondamentale per garantire che le idee innovative non vengano copiate o sfruttate da concorrenti senza adeguata tutela legale.

L’accesso a servizi di consulenza specializzata finanziati dal Voucher 3I può fare la differenza nel successo di una start-up, permettendo di proteggere la propria proprietà intellettuale e di posizionarsi in maniera competitiva sul mercato globale.

Per rimanere aggiornati sulle modalità di accesso e sui prossimi sviluppi del provvedimento, si consiglia di consultare periodicamente il sito di Invitalia e la Gazzetta Ufficiale.

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