La Commissione Europea ha presentato lo scorso 22 giugno un nuovo approccio agli accordi commerciali dell’UE per promuovere una crescita green e giusta; un importante passo avanti per rendere gli scambi commerciali dell’UE più verdi, più equi e più sostenibili con attenzione alla protezione del clima, dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori in tutto il mondo.
L’UE è fermamente impegnata a garantire che gli accordi commerciali UE promuovano la sostenibilità, affinché la crescita economica vada di pari passo con la tutela dei diritti umani, il lavoro dignitoso, il clima e ambiente, nel pieno rispetto dei valori e delle priorità dell’Unione.
L’approccio si basa sulle norme internazionali del lavoro e dell’ambiente attraverso strutture e processi trasparenti, con il coinvolgimento della società civile.
Nella sua comunicazione “Il potere dei partenariati commerciali: insieme per una crescita economica verde e giusta”, la Commissione propone come rafforzare ulteriormente l’attuazione e l’applicazione dei capitoli sul commercio e lo sviluppo sostenibile (TSD) degli accordi commerciali dell’UE.
Per rendere gli scambi commerciali più sostenibili verrà intensificata l’applicazione delle norme e si ricorrerà a sanzioni in caso non vengano rispettati gli impegni fondamentali in materia di lavoro e clima.
Tutti i moderni accordi commerciali dell’UE includono capitoli sul commercio e lo sviluppo sostenibile, con un’ampia serie di impegni reciprocamente concordati. La comunicazione della commissione UE individua le priorità politiche e i punti d’azione chiave, che rafforzeranno ulteriormente l’efficacia dell’attuale approccio basato sull’impegno nei confronti del TSD (Trade and Sustainable Development)
Il nuovo approccio includerà l’uso di sanzioni commerciali in caso di violazione delle disposizioni fondamentali in materia di TSD. Sarà applicato ai negoziati futuri e, a seconda dei casi, ai negoziati in corso.
In particolare, il nuovo approccio al TSD copre i seguenti aspetti: Impegno orientato ai risultati e basato sulle priorità con i paesi partner.
La Commissione in tal senso:
– Negozierà con i paesi partner obiettivi su misura e tabelle di marcia a scadere per risultati più efficaci;
– Intensificherà il coinvolgimento con i partner commerciali in un processo cooperativo per promuovere il rispetto degli standard internazionali del lavoro e dell’ambiente, anche attraverso l’assistenza tecnica e finanziaria.
– Lavorerà a stretto contatto sia con gli Stati membri che con il Parlamento europeo per monitorare e attuare gli impegni in materia di TSD.
– Lavorerà per aprire nuovi mercati per l’importazione e l’esportazione di beni e servizi verdi e materie prime, che è particolarmente importante per ridurre le dipendenze nell’attuale clima geopolitico.
La Commissione europea inoltre si impegna per “rendere più facile per la società civile e i gruppi consultivi nazionali (GCI o DAG) presentare reclami per violazioni degli impegni di sostenibilità”. Si prevede una regola generale per trattare i reclami di TSD attraverso un aggiornamento delle Linee guida operative per il Punto di ingresso unico; i DAG saranno maggiormente coinvolti nei progetti di assistenza tecnica e negli incontri con gli Stati membri dell’UE. L’UE garantirà una maggiore trasparenza sul lavoro dei DAG, inclusa la pubblicazione degli elenchi delle organizzazioni partecipanti.