Oggi fare impresa vuol dire rispondere a ad azioni di mutuo interesse, e per l’imprenditore, e per il territorio. Il fare impresa deve infatti orientarsi verso il superamento del trade-off esistente tra profitto e impegno sociale, arrivando a consolidare quella tendenza già in atto che tende ad incorporare “componenti di socialità” e di “purpose” nel DNA delle imprese. Ciò diventa la proxy di un diverso percorso per generare valore. Una strada che vede nella coesione, intesa non come “bene in sé” ma come tensione/alleanza verso uno scopo condiviso (purpose), il proprio tratto distintivo.
In altre parole, si tratta di garantire alle persone la possibilità di ampliare le proprie
capacitazioni, ovvero un mix di risorse e aspirazioni in grado di generare benefici a
diversi livelli, non ultimo anche per quanto riguarda la produzione e la distribuzione
della ricchezza economica.
Qui pubblichiamo il lavoro sulle Società Benefit prodotto dall’Ordine dei Dottori commercialisti di Milano e curato dalla Dottoressa Commercialista Maria Concetta Rizzo nostra associata.