Ammontano a circa 25 miliardi i fondi relativi ai bandi del PNRR, destinati agli enti territoriali.
Già un mese fa il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, aveva espresso soddisfazione per le promesse mantenute dal Governo, nei confronti degli enti locali, dopo le molteplici programmazioni avviate nel 2019, dunque in un periodo precedente al Piano Nazionale di ripresa e Resilienza.
La posta in gioco
Ciò che il PNRR prevede nello specifico è l’assunzione a tempo determinato nelle amministrazioni locali (con particolare riguardo alle zone del Mezzogiorno), per un totale di 15.000 posti l’anno, e ciò anche per i comuni in dissesto o predissesto. L’accento, come già ricordato dalla nostra redazione, è posto soprattutto sugli asili nido e sulle scuole dell’infanzia, sulle piste ciclabili e sulla gestione dei rifiuti e degli impianti idrogeologici.
Parola d’ordine, anche in questo caso, ecosostenibilità.
L’ANCI spiega che tutti i bandi saranno varati entro il 30 giugno 2022, per non avviare in ritardo i lavori e non sforare rispetto al termine di realizzazione delle infrastrutture elencate nello stesso piano, previsto per il 30 giugno 2026.